CALMEDIA S.p.A. di NAVIGAZIONE - CCL COSTA CONTAINER LINES Genova
A cura di Maurizio Gadda
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L’inizio dei servizi risale al gennaio 1947 quando Giacomo Costa fu Andrea iniziò il servizio tra Mediterraneo e Sud America con la nave “Anna C”: da quel momento in poi il Sud America rappresenterà il fulcro dei traffici della Compagnia. Negli anni successivi verrà aperto anche un servizio Mediterraneo - Stati Uniti Orientali.
Nel 1964 viene Costituita la Calmedia S.p.A. di Navigazione, con sede a Genova in Sottoripa, Società appartenente al Gruppo inglese Blue Star Line insieme a Giuseppe Falsetti, concorrente della Costa Armatori sul traffico per il Sud America e figura importante nel settore frigorifero.
Tra marzo e ottobre del 1966 vengono acquistate per la Società le motonavi frigorifere “Calasetta” (ex “Barcelona Star”, ex “Piraeus” del 1955 e 3667 t.s.l. - 16,5 nodi ), “Calabella” (ex “Genova Star”, ex “Norefjell” del 1956 e 5255 t.s.l.- 17,5 nodi), ”Calagaribaldi” (ex “Santos Star”, ex “Constable” del 1959 e 3775 t.s.l. - 16 nodi) e “Calarossa” (ex “Padova Star”, ex “Parthenon” del 1956 e 4705 t.s.l. - 16,5 nodi). Nell’aprile 1967 si aggiunse la “Calavittoria” (ex “Mendoza Star”, ex “Chatham” del 1960 e 3564 t.s.l. - 16 nodi ). Tutte queste unità vengono immesse nei collegamenti tra Italia e Sud America (Genova, Livorno, Marsiglia, Barcellona, Gibilterra, Las Palmas, Tenerife, Casablanca, Recife, Santos, Rio Grande, Montevideo e Buenos Aires).
Nel 1974 la Giacomo Costa fu Andrea, diventata Costa Armatori, acquisisce la Sidarma di Venezia, con i servizi per Venezuela, Messico e Golfo USA e amplia il servizio con una linea (Saudi National Lines) dagli Stati Uniti al Mar Rosso e Golfo Persico. La Calmedia vende la “Calabella” (ribattezzata “Anna Flora”) , la “Calasetta” (ribattezzata “SanStefano”) e la “Calarossa” (ribattezzata “Imperia”). Nel 1979 viene ceduta la “Calavittoria”, ribattezzata “Frio Aegean”. Nel 1981 viene infine ceduta la “Calagaribaldi”, ribattezzata “Gafredo”.
Con l’acquisto da parte della Contship, il controllo passa a Ipswich e Costa Container Lines (CCL) vede una progressiva riduzione del personale e dei servizi forniti. Nel frattempo il figlio di Falsetti, Emilio, parte alla volta di Londra dove in otto anni si costruisce un’esperienza specifica nel settore del refrigerato, andato a creare la Star Reefer, una joint-venture con i tedeschi di Hamburg Sud che arriverà a una flotta congiunta di 35 navi. Nel 1990 usufruisce solo di una nave a noleggio da 480 container sul traffico del Sud America, di un noleggio slot di 12 teus per partenza verso il Venezuela, e un team di nove persone.
Vedendo vani i suoi sforzi di portare a Ipswich la CCL, compagnia latina troppo legata ai traffici fra Mediterraneo e Sud America, Ravano passa la mano a Calmedia, nella quale Orsero era subentrato ai Falsetti come socio di Blue Star. Nel frattempo, conclusa la sua esperienza londinese, Falsetti Jr. rientra in patria per prendere il timone della CCL.
Tra gennaio e aprile del 1990, entrano in linea le gemelle frigorifere container “Cala Pevero” e “Cala Portese”, di 8.962 tsl e 21,5 nodi, costruite presso Fincantieri di Ancona e assegnate alla Società A.P. Armatori Partenopei di Napoli (appartenente sempre a Orsero). Nell’ottobre 1990 Costa Container Lines viene ceduta da Contship alla Calmedia Line costituita nel 1984 (di cui nel frattempo era divenuto socio di minoranza il Gruppo Orsero di Alberga). Con tale cessione la flotta e le rotte si ampliano, cresce il traffico con il Sud America e si apre un nuovo servizio per il Costa Rica.
Nel 1991 la “Cala Pevero” e la “Cala Portese” passano alla Società Columbia Reefers Ltd di Limassol (Cipro) e a novembre di quell’anno entra in linea la “Cala Piccola” di 8.984 tsl costruita presso la Fincantieri di Livorno e nel giugno del 1992 entra in servizio la “Cala Piana” di 9.008 tsl costruita presso i Nuovi Cantieri Apuania di Marina di Carrara; queste ultime due navi furono assegnate alla Società Cosiarma s.p.a. di Napoli (sempre appartenente a Orsero).
Durante il 1993 la “Cala Piccola” e “Cala Piana” passano alla Società Ice Reefer Shipping Co.Ltd. di Limassol (Cipro). Nel 1994 la Frutital inaugura il moderno impianto del Reefer Terminal di Vado Ligure. Nel 1997 entrano in linea la “Cala Palma” e “Cala Pedra” di 13.346 tsl assegnate alla Società C.S. International Shipping Co. N.V. di Curacao (Antille Olandesi).
Nel febbraio 1998 la Blue Star Line (Gruppo P&O) , e con essa il pacchetto di maggioranza della CCL , viene venduta alla P&O Nedlloyd. Nel luglio 1998 avviene il passaggio definitivo e decisivo: la Costa Container Lines viene rilevata al 100% dal Gruppo Orsero (GF Group) di Raffaello Orsero. Il controllo torna in mani italiane e inizia così una nuova fase di crescita e forte sviluppo.
Nel 1999 entrano in linea le navi gemelle da 560 teu e 22 nodi “Cala Pino” (13.346 tsl), consegnata il 10 luglio, e la “Cala Pula” (14.868 tsl), consegnata a ottobre; entrambe sono state costruite presso la Fincantieri di Ancona e vengono assegnate alla Società A.P. International Shipping Co N.V. di Curaçao (Antille Olandesi). La “Cala Pevero” passa quell’anno alla Società Pevero Shipping Co N.V. di Curaçao; la “Cala Piccola” passa invece alla Società Piccola Shipping Co. N.V. di Curaçao; la “Cala Piana” alla Società Piana Shipping Co N.V. di Curaçao ; la “Cala Portese” alla Società Portese Shipping Co N.V. di Curaçao. Si apre così un nuovo servizio settimanale con Venezuela, Columbia, Costa Rica, dapprima con navi noleggiate, poi con nuove navi di proprietà, acquisendo in tal modo la leadership in questo traffico.
Nel 2000 la “Cala Palma” e la “Cala Pedra” rientrano alla Società Cosiarma S.p.A. di Napoli e la “Cala Pino” e “Cala Pula” rientrano alla A.P. Armatori Partenopei S.p.A. di Napoli . Sempre quello stesso anno entrano in servizio le navi frigorifere “Cala Palma” da 13.346 tsl , 485 teu e 22 nodi e la “Cala Pedra” da 14.868 tsl gemella della “Cala Pula” e “Cala Pino”. Queste nuove unità, costruite dalla Fincantieri di Ancona, vengono assegnate alla Cosiarma S.p.A. di Napoli. Viene infine lanciato il servizio per Canada e Cuba, integrato, alla fine dell’anno, da un servizio Intracaraibico Messico – Venezuela, collegando quindi tutta l’area caraibica con il Sudamerica.
Nel corso degli anni sono state aperte agenzie e uffici propri in quasi tutti i paesi toccati, in modo da garantire alla clientela il servizio caratteristico della CCL. Tra novembre e dicembre del 2002 vengono consegnate le portacontainer gemelle da 16.661 tsl, 1730 teu e 20 nodi “Cala Portofino” e “Cala Ponente”, costruite presso i cantieri Stocznia Szczecinska di Danzica e assegnate alla Società Costa Container Lines .
Nel 2003 Aldo Grimaldi (Grandi Traghetti e Gilnavi) e Orsero (CCL), dopo mesi di trattative, siglano un’alleanza costituendo una joint-venture per la gestione, lasciata a quest’ultimo, dei servizi per il Sud America e Levante. L’incremento delle flotte e dei servizi CCL è ormai in continua ascesa: dal 1 gennaio 2004 la Compagnia aumenta ulteriormente i suoi volumi acquisendo marchio, linee, contratti e personale (65 persone) della Grandi Traghetti e Gilnavi di Aldo Grimaldi, ampliando quindi il proprio raggio di azione a tutto il Mediterraneo e Africa Occidentale. Il 5 aprile vengono aperti gli uffici sociali a Napoli e il 17 maggio quelli della filiale di Buenos Aires.
A giugno vengono ordinate in Giappone due portacontainers da 1.600 teu per un investimento di oltre 50 milioni di dollari USA. In Polonia vengono inoltre ordinate due navi da 2.800 teu , con consegna prevista per il 2007 (valore complessivo 72 milioni di dollari USA), e altre due navi da 1.700 teu (valore 54 milioni di dollari USA).
Linee e traffici vengono trasferiti (circa 100.000 contenitori) da Genova a Vado Ligure. Il 23 settembre viene noleggiata alla CCL la “Cala Paradiso” da 2.072 teu e 21 nodi, impiegandola nel servizio denominato SAM. Nel settembre 2004 con lo scalo della “Cala Parati” viene trasferito dal Vte di Genova Voltri a Vado Ligure il servizio settimanale SAM. A fine ottobre vengono spostati i servizi denominati GTG (Grandi Traghetti – Gilnavi) ex Grimaldi per il Mediterraneo Orientale e Algeria. Gli uffici vengono tutti portati dal quartier generale della Torre Shipping al WTC di Genova nella nuova sede alla Fiumara, sempre a Genova (5.000 mq distribuiti su cinque piani), per un investimento di 10 milioni di euro spesi per acquisire la nuova prestigiosa sede alle spalle del bacino di Sampierdarena , ripristinando un capannone industriale dell’Ansaldo.
Viene inoltre predisposta la costruzione a Barcellona, in partnership con operatori locali (Fernandez e Mestre), di un grande terminal portuale da 10.000 mq per frutta e prodotti refrigerati per un investimento di circa 175 milioni di euro. Il Gruppo GF di Orsero occupa oggi 1.721 addetti contro 1.476 del 2003, e ha aree di produzione e proprietà in Cile, Spagna, Costa Rica e Camerun. Il terminal di Vado Ligure è il più grande terminal frigorifero dell’intero bacino mediterraneo, conta su tre banchine esclusive per oltre 700 metri, un pescaggio di 12,50 metri, 2 gantry cranes, una Gottwald, 2 stacking cranes, 80 macchine e raccordi ferroviari in banchina.
Nel dicembre 2004 vengono commutati in ordine l’opzione che deteneva con i cantieri polacchi di Stettino per due full containers da 1.700 teu (gemelle di “Cala Portofino” e “Cala Ponente”) con consegne previste nel 2008 e 2009. Il capitale sociale viene aumentato da 3 a 15 milioni di euro attingendo alle proprie riserve.