Aliscafi SNAV ( Società Navigazione Alta Velocità Messina), Aliscafi SUD S.p.a. e Altre
By Maurizio Gadda
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La Società è stata costituita nel 1957 come Aliscafi S.p.A da Carlo Rodriquez con sede a Messina, finalizzata alla gestione e all’esercizio degli aliscafi. Il primo aliscafo, “Freccia del Sole”, 49 t.s.l. e 21 t.s.n. con capacità 72 passeggeri, dopo aver eseguito le prove in mare nel 1956 entrò in servizio a marzo tra Messina e Reggio Calabria. Nella stagione estiva venne impiegato anche per le Isole Eolie.
Tra il 1957 e 1961 fecero seguito altre unità similari (tutte del tipo PT 20 e 70 passeggeri) che si alternarono sulle rotte dello Stretto e per le isole: “Freccia delle Eolie” (luglio 1957), “Freccia del Tirreno” (giugno 1958), “Freccia dello Stretto” (luglio 1960) e “Freccia del Peloro” (luglio 1961).
Nel frattempo, il Cantiere Rodriquez aveva sviluppato una seconda serie di aliscafi più grandi denominati PT 50 con capacità 125 passeggeri, 35 nodi di velocità e circa 130 t.s.l. La prima unità consegnata alla Aliscafi S.p.A. fu la “Freccia d’Oro” (marzo 1960), a cui seguirono nel 1963 la “Freccia di Messina” (ex "Flecha de Oriente") e “Freccia di Reggio" (ex "Flecha del Caribe" e poi ribattezzato “Freccia di Sorrento”), entrambi mezzi che avevano prestato servizio per quattro anni in Venezuela.
Dal 1964 la Società assunse la nuova ragione sociale Aliscafi – S.N.A.V. S.p.A., sempre con sede a Messina.
Prima di allora, nel 1959, Rodriquez aveva creato a Trieste la Aliscafi Trieste S.p.A., in società con l’autotrasportatore Sergas, a cui venne assegnata a giugno una nuova costruzione del tipo PT 20 denominata “Freccia dell’Adriatico” per iniziare un collegamento tra Trieste e Venezia. Purtroppo, dopo la seconda stagione, l’aliscafo fu limitato ad alcune corse “turistiche” tra Trieste e Muggia prima di essere restituito alla Aliscafi - S.N.A.V. che lo impiegò nel Tirreno prendendo il nome “Aliscafo del Tirreno”.
Sempre prima del 1964, per la precisione nel 1960, la Società assunse l’esercizio regolare dei collegamenti per Capri e Ischia impiegando nella stagione estiva uno dei nuovi aliscafi da 131 t.s.l. sulla tratta Napoli - Capri e Napoli - Ischia con tre corse giornaliere. Entrarono allora in linea la “Freccia d’Oro” e la “Freccia Atlantica”, del tipo PT 140 da 140 posti, e la “Freccia dello Stretto”, tipo PT 20 da 70 posti. Nel 1961 gli aliscafi furono portati a due e le corse a cinque per Capri e Ischia, più due partenze supplementari nei mesi di luglio e agosto.
Nel 1962, l’11 novembre, venne costituita a Trapani la Società Aliscafi Sud S.p.A., a cura di imprenditori locali per i servizi da Trapani per Favignana, Levanzo e Marettimo. Il primo aliscafo a essere impiegato fu la “Freccia Azzurra del Sud” (tipo PT 20), entrato in servizio nel giugno 1962, seguito dai PT 20 ”Freccia delle Egadi” (ex "Freccia del Tirreno") e “Freccia di Ustica” (71 t.s.l. del 1965), e dal PT 50 “Freccia del Mediterraneo” (132 t.s.l. e 140 passeggeri).
Sempre nel 1962, viene immesso sulle linee elbane tra Piombino e Portoferraio l’”Aliscafo dell’Adriatico” del 1959 e con portata 72 passeggeri, che nello stesso anno prese il nome di “Aliscafo del Tirreno”, registrato per la Aliscafi Alto Tirreno S.p.A. di Genova.
Nel 1964, con la trasformazione della S.p.A. Aliscafi in Aliscafi - S.N.A.V. S.p.A., venne istituita anche una corsa Napoli – Sorrento - Capri. Viene introdotta la “Freccia di Reggio“ (ex “Flecha del Caribe” del 1959) per il servizio nello Stretto tra Messina e Reggio Calabria; si trattava di un mezzo tipo PT 50 da 140 posti che andò ad affiancare le altre unità.
Dal 6 giugno 1964 iniziò inoltre il servizio regolare della Tosco–Sarda di Navigazione creata dalla Aliscafi S.p.A. in collaborazione con trasportatori locali, adibendo al servizio gli aliscafi:
“Aliscafo del Tirreno”, “Freccia della Versilia” (entrambi del 1962 e da 56 t.s.l), “Freccia della Capraia” (ex “Poisson Volant d’Argent”), “Freccia dell’Elba” (del 1962 e 56 t.s.l., ex “Poisson Volant d’Azur”) e, dall’aprile 1966, la nuova costruzione “Freccia dell’Arcipelago” (ex "Water Beetle I" del 1965 e da 71 t.s.l.) e “Fiera di Genova” (del 1965 da 56 t.s.l.). Quest’ultimo aliscafo era reduce da un tentativo di servizio escursionistico lungo le Riviere Liguri da Genova per Rapallo, Sestri Levante e da Genova per Alassio sino a Montecarlo. I mezzi impiegati dalla Tosco-Sarda erano tutti da 72 posti.
Nel 1965, a luglio, entrò in linea nella flotta Aliscafi Sud di Trapani il PT20 “Freccia di Ustica”.
Nel giugno 1966 si aggiunsero alla flotta della Società la “Freccia del Vesuvio” (tipoPT 20 da 70 posti) e la “Freccia delle Isole”, nuova costruzione di quell’anno, tipo PT 50, e con la quale si aprì la linea Messina – Naxos – Siracusa – Pozzallo – Malta. Nel 1970 entrò in servizio il “Freccia di Reggio” (ex "Testein" del 1961).
Nel 1967 rientrò il “Freccia Atlantica” (ex “Sirena” costruito nel 1960), utilizzato nei collegamenti tra Copenaghen e Mariehamn, mezzo di tipo PT 50 e con capacità 140 posti. Nel 1968, entrò invece in servizio “Freccia di Sicilia” (ex “Condor I” costruito nel 1964) utilizzato sino allora nella Manica.
Nel 1968, insieme all’armatore Agostino Lauro di Ischia, viene costituita la Aliscafi Compagnia Sarda di Navigazione S.p.A. con sede a Cagliari e uffici amministrativi a Napoli; la Società gestivai servizi nel Golfo di Napoli e iniziò la sua attività l’ 8 giugno con collegamenti da Mergellina per Ischia e Capri con due aliscafi, “Alilauro Primo” e “Alilauro Secondo”, entrambi da 60 t.s.l. e 60 passeggeri. Il 4 luglio entrò in servizio l’”Alilauro Terzo” di caratteristiche similari. Il servizio prese il via inizialmente con carattere stagionale per motivi tecnici di revisione dei motori e per motivi di sicurezza, essendo il pontile di Mergellina ubicato in una rada aperta ed esposta ai venti.
Alla nuova compagnia vennero dunque destinati i già citati aliscafi “Alilauro Primo” e “Alilauro Secondo”, costruiti dal Cantiere Seaflight di Messina nel 1968, e l' "Alilauro Terzo” (ex "Maltese Delfin" del 1960 costruito da Rodriquez); a questi seguirono poi i tre maggiori “Alicapri” (del 1962, ex "Flipper", "Westfoil", "Alei Gal"), "Aliischia” (ex "Tumleren" del 1968), "Alinapoli“ (ex "Express" del 1961 e da 131 t.s.l.).
Il 28 agosto 1968 viene inaugurato il collegamento tra Calderà, frazione di Barcellona (Sicilia), e le Isole Eolie (Lipari e Vulcano), con partenza il venerdì tra Lipari (ore 10.40), Vulcano (10.50-11.00), Barcellona (11.35-11.50), Vulcano (12.20-12.35) e Lipari (12.45). Il mezzo, "Freccia di Messina", ripartiva poi alle 17.15 per Vulcano (17.25-17.35), Barcellona (18.10-18.25) e Messina (19.25).
Nell'ottobre 1968 entrò in servizio il “Sun Arrow” (Tipo PT 50 da 140 t.s.l. e 140 passeggeri). Di questa serie entrarono a far parte nel 1969 la “Freccia Adriatica” (a marzo) a “Freccia di Mergellina” (maggio), quest’ultimo poi rivenduto in Australia per i servizi nella Baia di Sydney, prendendo il nome “Long Reef”.
Nel 1970 l’”Aliscafo del Tirreno” venne trasferito alla Aliscafi Sud come “Freccia delle Egadi”, mentre il “Freccia dell’Elba” venne venduto in Francia prendendo il nome “Fleche d’Or IV “ e sostituito da un nuovo aliscafo a luglio: il “GP 40” da 110t.s.l. e 140 passeggeri denominato poi, nel 1973, “Freccia dell’Elba”.
Sempre nel 1970, “Freccia di Reggio” prende il nome “Freccia di Sorrento” ed entra in linea la nuova “Freccia di Reggio” (ex "Teisten” del 1961, tipo PT 20 da 70 posti), inserito nel collegamento tra Messina e Reggio Calabria . Alla “Freccia di Messina” vengono sostituiti i motori.
Il 27 maggio 1971 il servizio per l’Elba viene chiuso e gli aliscafi venduti alla Aerobarcos do Brasil Transportes Maritimos e Turismo do Brasil di Niteroi per essere impiegati tra Niteroi e Rio de Janeiro con i nomi di “Flecha Fluminense” (ex "Freccia della Capraia"), “Flecha de Itaipu” (ex "Freccia dell’Arcipelago”), “Flecha de Angra” ("GP40") e “Flecha das Ilhas” ("Fiera di Genova").
Sempre nel 1971 viene costruito il primo RHS (Rodriquez Hydrofoil Ship), detto anche aliscafo della seconda generazione. Tra il 1971 e 1974 vengono apportate importanti innovazioni nell’idrodinamica e nell’applicazione della elettronica.
Il 20 giugno viene ripreso il servizio all’Elba direttamente dalla Aliscafi S.N.A.V. con l’aliscafo “Freccia del Sole”, sostituito il 6 ottobre dalla “Freccia del Vesuvio” e a dicembre dal”Freccia dello Stretto”, quest’ultima sostituita nel 1973 dal “Freccia del Peloro”.
Nel 1972 viene sostituito un motore alla “Freccia di Sorrento” e il secondo motore alla “Freccia Atlantica”. Tra il 1972 e 1973 venne tentata una nuova iniziativa costituendo la Trieste Aliscafi S.p.A., con la quale si tentò l’esperimento di collegamenti rapidi nella stagione estiva tra Trieste, Grado e le località della costa Istriana. Vennero dirottati allo scopo gli aliscafi “Freccia Azzurra del Sud”, della Aliscafi Sud, prendendo il nome “Aligrado” e
l’”Alilauro Terzo”, della Aliscafi Compagnia Sarda di Navigazione, ribattezzato “Alitrieste”.
Nel 1973 vengono sostituiti inoltre i motori della “Freccia del Tirreno”.
Nel 1974 si aggiungono alla flotta altre tre unità più piccole di costruzione norvegese: “Freccia dello Ionio” (ex "Fjordfoil" da 70 ton del 1964 e costruito presso Westermoen Hydrofoil di Mandal), “Freccia di Procida” (ex "Fosenfoil" da 70 ton del 1963) e “Freccia di Posillipo” (ex "Oyfoil" da 70 ton del 1964). La società fu in grado di impegnarsi non solo nei servizi locali in Sicilia ma anche in quelli del Golfo di Napoli e sulle linee di altura Messina - Napoli e Anzio – Ischia – Capri - Messina.
Nello stesso anno al “Freccia delle Isole” viene sostituito il motore destro e agli aliscafi “Freccia del Peloro”, “Freccia del Tirreno” e “Freccia di Messina” entrambi i motori. A maggio viene acquisita la “Freccia di Procida” (ex "Fosenfoil", "Nisen", "Sundfoil" di 68 ton del 1963 e costruita dal Cantiere Westermoen Hydrofoie di Mandal).
Nel 1975, a giugno, viene acquisito il “Martini Bianco” (da 234 ton del 1975 e costruito presso i Cantieri Westermoen Hydrofoil di Mandal) poi rinominato “Amarischia”. Vengono sostituiti inoltre i motori alla “Freccia di Reggio”.
Nel 1976, dopo lo scarso successo dell’iniziativa in Alto Adriatico, i due aliscafi impiegati vengono restituiti alla Aliscafi Sud conservando i nomi.
Nel 1977 viene sostituito il secondo motore alla “Freccia di Sorrento”.
Nel 1978 entra in linea la “Freccia di Sicilia” (ex "Condor I" del 1961) e la “Freccia di Messina” (ex "Flecha de Oriente" del 1959), entrambi tipo PT 50 e capacità 140 posti.
L’”Alicapri”, nel frattempo, prende il nome “Freccia di Lipari” e viene assegnato alla Aliscafi Sud di Trapani.
Agli inizi degli anni '80, malgrado la sostituzione dei motori con altri più potenti, gli aliscafi delle prime generazioni cominciano a dimostrarsi obsoleti rispetto alle aumentate richieste di passaggi e alle possibilità di affrontare linee di maggior durata grazie alle maggiori dimensioni della nave.