La motonave Jugoslava CAVTAT, speronata dalla bananiera panamense Lady Rita affondo’ in acque territoriali italiane alle ore 09.45 del 14/7/1974 (circa 3,5 mg da Capo Otranto). Imbarcava 906 fusti contenenti sostanze chimiche altamente tossiche (piombo tetraetile e tetrametile). Il relitto, poggiato su un fondale sabbioso alla profondita’ di 93 metri, costitui’ immediatamente un grave rischio di inquinamento ambientale per cui si dovettero attivare procedure per il recupero del carico. Dopo aver superato grandissimi ostacoli di ordine burocratico e tecnico, il recupero fu reso possibile e realizzato completamente a spese dello stato italiano soltanto nel 1977. Provvidero al difficile e pericolosissimo lavoro, con un’impresa memorabile, i sommozzatori della Saipem e della Marina Militare (Gruppo Teseo Tesei) appoggiati alle navi Saipem RAGNO ed ORCA. Fonte Carandin a seguito del post CAVTAT del 12-1-2008.
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Eltarangu
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A circa 3,5 miglia da Capo d'Otranto.
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