Costruito con acciaio speciale delle acciaierie Terni, nel cantiere Cosulich di Monfalcone per conto e progetto del Prof. Auguste Piccard, DT 150, lungo 18 metri, largo 3.50 immersione a p.c. 5.49. (leggo testualmente) 6 serbatoi dei quali 4 riempiti di benziona avio che fungeva da liquido idrostatico, incomprimibile ma più leggero dell'acqua, gli altri due per immergersi con acqua di mare, appesantito con zavorra in sfere di acciaio magnetizate e sganciabili in caso di risalita di emergenza, equipaggio 2 persone alloggiate nella sfera (cabina) di pilotaggio dello spessore di 9 cm. atta a resistere a pressioni di 1.500 atmosfere, due eliche sistemate nella parte alta, in emersione fuori dall'acqua, alimentate da due motori elettrici, energia elettrica e propulsione su batterie. Il prof Paccard lo battezò Trieste come segno di gratitudine verso la città stessa. Scafo, sfera. apparecchiature e tutti gli accessori, furono trasportati nei cantieri Navalmeccanica di Castellammare di Stabia per il completamento dell'allestimento, questo perchè nell'Adriatico non eseistevano fondali per i collaudi.
Qui duarnte il varo.
Collezione A.C.
Données photo
Publiée par
classekilo
Lieu
Castellammare di Stabia
Téléchargée le
30/10/2010
Fiche technique
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Type de navire
battiscafo
Année/chantier de constr.
Acciaierie Terni-CRDA Cantiere Cosulich di Monfalcone-Navalmeccanica di Castellammare di Stabia, 1953
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